L’imballaggio è un’esigenza ormai consolidata per la protezione del prodotto per la movimentazione, il bloccaggio di prodotti instabili disposti su pallet, la protezione del prodotto da agenti atmosferici e ogni situazione che richieda l’utilizzo di pellicola
esterna al prodotto.
Le tipologie d’imballaggio sono molteplici, Mediapac si è specializzata nella fornitura di materiali, macchine e sistemi innovativi per l'imballaggio
Indispensabile per il Cliente che vuole prendere in considerazione l’acquisto di una macchina, è avere una guida di semplice utilizzo che lo accompagni nella scelta della macchina giusta.
Automatica o Semiautomatica?
Il primo fattore da considerare per scegliere una macchina è la quantità di lavoro al quale verrà sottoposta. In linea generale, ci si può orientare su una macchina semiautomatica quando la quantità di lavoro arriva ad un massimo di 20 pallet/h processati,
mentre una macchina automatica si rivela la scelta giusta per 50 pallet/h ed oltre.
Le macchine automatiche sono caratterizzate da funzionamento completamente autonomo con carico, avviamento, ciclo e scarico automatico. La macchina automatica dovrà essere protetta con reti e con barriere di sicurezza “muting” come richiesto dalla normativa
vigente al fine di salvaguardare l’operatore durante la fase di ciclo. Mediapac fornisce, a richiesta, linee automatiche complete di trasporti a catena o rulli, con tutti i sistemi di sicurezza richiesti dalle normative (inclusi mercati extra CEE
EN).
Le macchine semi-automatiche sono caratterizzate dalla versatilità di utilizzo in qualsiasi condizione il Cliente debba operare, hanno la possibilità di avere un telaio “inforcabile” per essere facilmente trasportate da un reparto produttivo a un altro
e inoltre esiste la versione per tavola rotante sagomata per l’alloggiamento di forche di carrello. Il carico e lo scarico del pacco da avvolgere sono a carico dell’operatore come l’avvio ciclo a pulsante posto sul quadro di controllo sulla colonna
della macchina. Le macchine semiautomatiche non richiedono l’utilizzo di reti di protezione poiché le velocità dei movimenti in gioco sulla macchina sono tutte inferiori a quelle definite dalla normativa e, in fase di progettazione, sono state studiate
soluzioni per portare in sicurezza ogni movimento.
Tavola o Braccio Rotante? … oppure Robot Semovente?
Il secondo fattore che possiamo considerare è la scelta della tipologia di fasciapallet. Le due principali grandi famiglie prevedono una tavola rotante oppure un braccio rotante. Nella prima il pallet di prodotto viene caricato su una tavola che ruotando
permette l’avvolgimento, mentre nella seconda il pallet rimane fermo mentre un braccio ruota intorno ad esso applicando il film estensibile.
Utilizziamo generalmente una macchina con tavola rotante quando il peso del nostro pallet di prodotto da avvolgere non supera i 1500/2000 kg. La capacità di carico di una tavola rotante ha un limite e anche se rinforzata oltre un certo peso si rende necessario
indirizzarsi verso un altro tipo di fasciapallet.
Utilizziamo generalmente una macchina con braccio rotante quando il peso del pallet da avvolgere supera i 1500/2000 kg. Questo non è però l’unico motivo. Infatti, sebbene le macchine a tavola, soprattutto le automatiche, siano dotate di sistemi di gestione
della rotazione molto avanzati, può rivelarsi giusto orientarsi verso il braccio rotante quando siamo in presenza di prodotti molto instabili.
Un discorso a parte si deve fare per quanto riguarda gli avvolgipallet semoventi (robot). Queste macchine speciali, infatti, sono dotate di ruote e alimentate con batterie ad alto rendimento che consentono loro di poter essere spostate ovunque si voglia.
Non si tratta affatto di macchine “minori”, infatti possono avvolgere automaticamente il pallet di prodotto secondo programmi di avvolgimento avanzati. Scegliere una macchina avvolgitrice semovente permette di avvolgere i vostri prodotti senza doverli
spostare.
Risparmiamo film estensibile?
Non è soltanto una scelta ecologica optare per un risparmio di film estensibile. Il prodotto di consumo ha infatti un notevole impatto sulle spese di logistica dell’azienda e rappresenta un “costo nascosto”. Vediamo quali sono le possibilità.
Il consumo di film dipende dal tipo di portabobina installato sul fasciapallet. Il modello economico ha un gruppo portabobina con prestiro (questo è il nome che definisce il gruppo che sorregge la bobina e dispensa il film processato tra i rulli sul pacco
da avvolgere) meccanico o con freno magnetico. Questo modello ha esclusivamente la regolazione di tensione del film tra la macchina ed il pacco.
Il modello più performante (anche per quanto concerne il consumo di film) è sicuramente il prestiro motorizzato, disponibile a uno o due motori.
Il prestiro motorizzato con un motore ha il rapporto di prestiro fisso, ottenuto tramite la distribuzione del moto dei rulli con ruote dentate. Si possono avere diversi tipi di rapporti di prestiro (100%, 150%, 200%, 250%, 300%, 350%) in base al rapporto
di riduzione tra le ruote dentate (rapporto modificabile con la sostituzione della coppia di ingranaggi) ovvero se dalla bobina vengono svolti 100 mm di film, dopo il passaggio tra i rulli motorizzati lo stesso raggiungerà una lunghezza di 300 mm
(nel rapporto 200%) con un notevole risparmio di film.
Il prestiro con due motori arriva agevolmente ad un rapporto del 400%.
Questa soluzione permette inoltre di ridurre il tensionamento del film sul pacco e quindi l’avvolgimento di prodotti instabili e non omogenei (il film prestirato avvolto, continua a recuperare l’allungamento elastico per circa un giorno. Ovviamente il
film prestirato avrà anche una fase plastica che permetterà allo stesso l’allungamento senza ritorno e senza rotture durante il ciclo di avvolgimento).
Il film può essere sistemato manualmente sul pacco da avvolgere (nelle macchine semiautomatiche) oppure una coppia di pinze provvede al bloccaggio del film sulla tavola rotante per il trascinamento durante il ciclo di avvolgimento.
Il taglio del film può essere manuale oppure automatico con filo caldo abilitato solo durante il ciclo, nel momento prestabilito.
La saldatura del lembo di film che rimane a fine ciclo avviene sia manualmente sia in modo automatico in base alle esigenze del Cliente. Il tampone di saldatura, alla temperatura di 115°C, provvede automaticamente a saldare il lembo di film sul film in
precedenza avvolto sul pacco. Qualora il pacco da avvolgere non fosse omogeneo, un piatto di contrasto per il saldatore s’interpone tra tampone e pacco al fine di salvaguardare il prodotto.
Cosa mi serve?
Detto tutto questo, qual è la macchina migliore? In realtà il consiglio più sensato è quello di raccontare cosa serve a uno dei nostri tecnici qualificati, i quali saranno certamente in grado di suggerire la soluzione adeguata. Esistono innumerevoli esigenze
e altrettante possibilità di gestirle, magari abbinando il fasciapallet a uno o più accessori che lo rendano perfetto per il lavoro che deve essere svolto. Quindi, ora che vi siete fatti un’idea, contattateci.
Tecnologia evoluta a servizio dell’uomo.
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